Rumore bianco: cos’è e perchè aiuta a rilassare il mondo bimbo | Primi Anni

Rumore bianco: cos’è e perchè aiuta a rilassare il mondo bimbo

Il rumore bianco è stato definito dal neuroscienziato Seth Horowitz, “un muro di energia sonora senza schemi”, praticamente una sorta di barriera invisibile che funge da scudo agli altri suoni circostanti. Questo confine incorporeo ci aiuta, a volte inconsapevolmente, a favorire il sonno rilassato, dove i rumori bruschi e improvvisi non possono intervenire venendo a svegliarci di soprassalto.

Per fare un esempio pratico, il ronzio dell’aria condizionata o di un ventilatore, quindi un suono sempre uguale, monotono, senza sbalzi acustici, è un tipo di rumore bianco che favorisce l’addormentamento.

Nel mondo bimbo il problema del sonno, è particolarmente sentito dai genitori o da chi si occupa dei bimbi, dal momento che il buon riposo del bambino equivale a ore di sonno prezioso per gli adulti.

A volte il momento di andare a letto diventa una vera e propria sfida, una tragedia sia per i bambini molto piccoli, sia per quelli più grandicelli e i tentativi per farli andare a dormire diventano disperatamente infiniti e spesso, purtroppo, anche inutili.

L’argomento è dunque stato affrontato, sviscerato e analizzato a fondo e la conclusione di tutti questi studi afferma che questi caratteristici rumori, nascondendo gli altri possibili suoni ambientali, hanno un effetto positivo sul riposo dei bambini.

 

Rumori bianchi fai da te o tecnologici

 

Molti non sanno di avere in casa, a portata di mano, degli alleati preziosi che possono contribuire in modo decisivo affinché il pargolo, alla giusta ora, cada dolcemente tra le braccia di Morfeo: aspirapolveri, phon, aspiratori e tutto ciò che produce un rumore piatto e senza sussulti, creano proprio quell’effetto acustico specifico, in grado di favorire il relax.

Questi suoni, utilizzati nel mondo bimbo, al di là del fatto di riuscire a mascherare i rumori fastidiosi, oltre all’effetto di favorire l’addormentamento, aiutano anche a rilassare il bambino calmandolo e ciò sembra dovuto al fatto che le onde sonore dei rumori bianchi, si sintonizzano in perfetto accordo con quelle cerebrali che, nel momento del sonno, sono a bassa frequenza.

In conseguenza agli studi effettuati sull’argomento, oltre a tutte le strategie casalinghe che si possono mettere in atto, si è sviluppata un’ampia diffusione di App per vari dispositivi, Cd e apparecchi vari, dedicati al mondo bimbo, che riproducono i rumori bianchi come ad esempio la pioggia che scroscia, le onde del mare che si infrangono sulla riva o, particolarmente efficace per i neonati, il battito cardiaco che hanno ascoltato per nove mesi nella pancia della loro mamma: tutti rumori dal piacevole effetto relax.

Sul blog del sito Primi Anni ci sono molti consigli utili per gestire il sonno sereno dei bimbi, come le classiche ninne nanne, i rituali della buonanotte, suggerimenti di oggetti transizionali come ad esempio i doudou: tutto ciò, accoppiato ad un rumore bianco, dovrebbe garantire un sonno indisturbato e senza risvegli imprevisti.

Negli store Primi Anni l’assortimento di prodotti per la nanna è vastissimo, così come tanti altri articoli dedicati al mondo bimbo.

 

Utilizzare correttamente i rumori bianchi

 

Abbiamo ampiamente tessuto le lodi di questa semplice ed efficace strategia utile per far dormire presto e bene i nostri pargoli, ma come per ogni cosa c’è un risvolto della medaglia, dal momento che ci sono delle importanti precauzioni da osservare.

Prima di tutto non bisognerebbe mai esagerare, lasciando che il rumore bianco rimanga attivo per tutta la notte e, inoltre, è importante considerare il volume del suono, che deve rimanere al di sotto dei 20 decibel, ovvero deve corrispondere ad un ragionevole sottofondo.

Quando il bambino si è addormentato, andrebbe spento, per ripristinare la situazione di normalità.

Il mondo bimbo è delicato e forte al tempo stesso, per cui utilizzare delle tecniche per indirizzare i loro comportamenti a fin di bene è senz’altro vantaggioso, ma bisogna sempre pensare che le abitudini, una volta radicate, sono difficili da cambiare e pertanto bisognerebbe sempre agire con delicatezza e la dovuta prudenza, per cui, in caso di dubbi o domande è sempre bene sentire il parere del pediatra.

I commenti sono chiusi.